Sai perché le spiagge del nord di Minorca sono diverse da quelle del sud? Il paesaggio di Minorca è sorprendentemente mutevole, ti sveliamo perché.

Normalmente le zone settentrionali di qualsiasi parte del mondo sono molto più verdi di quelle meridionali perché piove di più, ma il paesaggio di Minorca non varia perché piova di più da un lato rispetto all'altro. Dall'estremità est all'ovest ci sono 57 chilometri, di cui 44 di strada principale e 19 di nord-sud, più o meno. È vero che quasi 20 chilometri consentono alla pioggia di essere il fattore principale che spiega la differenza nel paesaggio, ma Minorca è diversa anche in questo. Le cause che spiegano la diversità del paesaggio in un'isola di 700 chilometri quadrati sono diverse, ma la ragione principale è il tipo di roccia, la roccia del nord è diversa da quella del sud. Per capirlo rapidamente riassumiamo i più di 400 milioni di anni che hanno contribuito a creare questa affascinante isola. Prima di tutto è molto importante sapere che le Isole Baleari non sono di origine vulcanica, ad eccezione di qualche isolotto di origine sub-vulcanica, ma attenzione a non confondersi. Le Isole Baleari sono il risultato di centinaia di milioni di anni di cementazione di sedimenti e movimenti tettonici. Minorca non ha sempre avuto la forma attuale e non si trovava nemmeno dove si trova adesso, nel mezzo del Mediterraneo occidentale. Quattrocento milioni di anni fa, i primi materiali che hanno formato l'isola erano nell'emisfero sud del globo e a grande profondità sotto il mare. Se osservate il colore delle rocce dell'isola, vedrete che a nord, nordest, possiamo riconoscere tre colori diversi, nero, rosso e grigio, e a sud, ovest e nordovest, le rocce sono di colore bianco. Colori diversi che corrispondono a periodi geologici diversi. La differenza di colore è dovuta al fatto che ogni periodo in cui si sono accumulati i materiali che compongono oggi l'isola proviene da luoghi diversi o il processo di sedimentazione si è verificato a diversi livelli sopra e sotto il livello del mare. Ad esempio, i materiali che compongono Minorca rossa, provengono dal trasporto in superficie di materiali a causa dell'azione della pioggia dell'isola di allora, ciò che oggi chiamiamo Minorca scura. Questi materiali, trasportati, depositati sui margini dei fiumi e cementati, hanno ottenuto quel colore rossastro a causa della loro esposizione all'ossigeno per oltre 20.000 milioni di anni, sono materiali ossidati, ricchi di ossido di ferro.

Le rocce scure, rosse e grigie sono i materiali più antichi, duri e impermeabili. La roccia bianca è calcarea, porosa e morbida, ed è conosciuta come marés. È la parte giovane dell'isola e si caratterizza per la sua composizione. Il processo di sedimentazione di Minorca bianca è durato circa 10 milioni di anni. Durante tutto questo tempo si sono sedimentati i contributi dei materiali provenienti dall'isola di allora (Minorca scura, rossa e grigia). A questi contributi si aggiungono i resti di microorganismi della vasta vita marina che abitava tra l'isola di allora e il grande reef di corallo situato proprio sotto il mare, di fronte alla costa sud. Microorganismi che, morendo, si sono depositati e cementati nel corso di migliaia di anni, strato dopo strato, creando la Minorca bianca. È quindi, cinque milioni di anni fa, quando Minorca emerse definitivamente, l'azione della pioggia e il corso dei fiumi in cerca del mare hanno modellato le valli e i canyon. Forme che il nord non ha, perché la roccia del nord è dura, quindi il sud è più facile da modellare, è più scosceso. Da lì si verificano una serie di condizioni che si aggiungono alla diversità del paesaggio dell'isola. Ad esempio, nei canyon del sud c'è acqua, torrenti. Un torrente è la versione più piccola di un fiume, non ha più di 2 chilometri di lunghezza, quindi se c'è acqua, c'è più vegetazione e la vegetazione è a foglie larghe, frondose. Inoltre, queste valli sono protette dal famoso vento di tramontana che soffia soprattutto in inverno, non solo a causa della forza delle raffiche di vento, ma anche per il sale trasportato dal vento proveniente dal mare, che impedisce alla vegetazione di crescere. Il contrario accade nel lato nord. C'è vegetazione, sì, ma è più arbustiva, a parte qualche olivastro modellato in direzione nord-sud. Ebbene, il tipo di roccia non spiega solo la forma e la quantità di vegetazione dei due lati dell'isola, spiega anche che le spiagge del nord sono diverse da quelle del sud. Le spiagge meridionali sono da cartolina, di sabbia bianca, di pini verde intenso e acque azzurro turchese, il gioco di colori dei tre elementi fa sì che ogni colore appaia ancora più vivido, si alimentano reciprocamente. Questa immagine non la abbiamo nel nord. La maggior parte delle spiagge del nord sono deserte, con pochissima vegetazione (ad eccezione di alcune spiagge) e l'acqua appare più scura. Ciò non significa che l'acqua del nord non abbia la stessa qualità del mare del sud, o che sia torbida, il colore scuro è dovuto al colore delle rocce del fondale marino, diverse tonalità nelle rocce di cui conosciamo già la causa. La foto del nord è diversa da quella del sud, ma altrettanto spettacolare. Il nord è arido, roccioso, marziano. Ha il suo fascino. Per questo di solito si sceglie di andare a nord o a sud, non solo per la direzione del vento, ma anche per il desiderio di godersi un paesaggio piuttosto che un altro.

Il paesaggio dell'isola non cambia solo da nord a sud, si trasforma anche nel corso dell'anno. È incredibile come i colori dell'isola varino tra le stagioni. Dal verde dei prati in pieno inverno, dalle prime piogge di ottobre, al colore dei fiori primaverili al paesaggio arido dei pascoli in estate, un contrasto molto caratteristico. Per questo è un piacere godersi Minorca e il paesaggio mediterraneo non solo in estate. In ogni escursione di MD percorriamo il Sud, il Nord e il centro dell'isola per scoprire e comprendere la diversità del suo paesaggio. Godere del patrimonio naturale è una delle nostre forze.